La raccomandata cartacea è il sistema di comunicazione “ufficiale” più diffuso in Italia, seguito da vicino dalla PEC, e fornisce alcune garanzie, ma presenta anche delle limitazioni:
Ciò che garantisce:
1. Prova di consegna: fornisce una prova documentata che la busta è stata consegnata al destinatario, poiché richiede la firma di ricevuta all’atto della consegna.
2. Tracciabilità: consente di tracciare lo stato della spedizione attraverso il codice di tracciamento associato alla raccomandata.
3. Validità legale: è generalmente accettata come prova legale di consegna in caso di dispute o controversie, poiché il servizio postale ha il compito di consegnare il plico in modo sicuro.
Cosa non garantisce:
1. Tempi di consegna precisi: sebbene la raccomandata abbia una priorità di consegna rispetto alla posta ordinaria e i servizi postali si impegnino contrattualmente a rispettare determinate tempistiche, proprio perché subordinata a un fattore “umano” non garantisce tempi di consegna precisi e può richiedere diversi giorni per raggiungere il destinatario.
2. Sicurezza: non offre garanzie sulla sicurezza del contenuto del plico durante il trasporto. Se il contenuto è di natura sensibile o confidenziale, potrebbe essere necessario utilizzare ulteriori misure di sicurezza, come l’assicurazione postale o l’invio tramite corriere privato.
3. Costo: la raccomandata cartacea è costosa rispetto alla posta ordinaria o ad altri metodi di consegna.
4. Aggiornamenti in tempo reale: a differenza dei metodi di consegna digitale, non fornisce aggiornamenti in tempo reale sullo stato della consegna o la lettura del documento da parte del destinatario.
5. Contenuto: tutte le garanzie sono relative al plico, alla busta. La raccomandata non fornisce alcuna garanzia o certificazione sul contenuto del plico stesso. In caso di controversie, ricade sul mittente l’onere di provare il contenuto del plico consegnato.
